Tolfa, un borgo antico arroccato sui Monti della Tolfa, in provincia di Roma, caratterizzato da una rocca suggestiva e ritrovamenti archeologici dell'età della pietra, del rame e del bronzo.
Qui troviamo ll buttero tolfetano col tradizionale gilet e il cappello che lo identificavano nel suo ruolo. Ormai sono in pochi ma l’attività continuerà ad esistere finché ci sarà il pascolo brado: il cavallo conserva il suo importante ruolo, quello di aiutare l’uomo a radunare il bestiame al pascolo e spostarlo dalle zone più alte dei monti nel difficile intrico della vegetazione.
Il Torneo dei Butteri è un evento molto sentito dai cittadini di Tolfa. La prima edizione si svolse nel 1968 durante le festività in onore di Sant’Egidio, patrono di Tolfa.
Le squadre sono dei sei rioni partecipanti: Cappuccini, Casalaccio, Lizzera, Poggiarello, Rocca, Sughera, ed è composta ciascuno tra 3 cavalieri più una riserva.
La serata precedente la gara si svolge in piazza vecchia che ospita la cena e viene presentato il cencio, stendardo che andrà in premio alla squadra che vincerà.
Il torneo è diviso in tre prove:
La prima prova: il gioco dell‘anello
Il primo cavaliere prende la lancia, parte e suona il campano, salta l’ostacolo e si dirige a prendere l’anello più piccolo, poi passa la lancia al secondo cavaliere che fa lo slalom tra le paline e va a prendere l‘anello medio, si avvicina al cancello e passa la lancia al terzo cavaliere che va a prendere l’anello più grande, posa la lancia, apre e chiude il cancello prende il gongolo, va a rompere le brocche e chiude il tempo suonando il campano.
La seconda prova: il gioco del cappello
Consiste nel partire al galoppo, prendere il cappello posto sul ciocchetto tornare al punto di partenza, girare intorno al ciocchetto, riposizionare il cappello e tornare al punto di partenza per chiudere il tempo. Tale prova va fatta da tutti i cavalieri di tutte le squadre a due a due.
La terza prova: il gioco del vitello
La squadra composta da tre cavalieri entra in campo, si posiziona in una zona contrassegnata ed aspetta l’entrata del vitello. Quando parte il tempo i cavalieri devono prendere il vitello per le corna con la lacciara, atterrarlo, impastoiarlo, girarlo, mercarlo e posizionare il merco al centro del canapo per chiudere il tempo.
I tempi delle tre prove vanno sommati, vince chi chiude le tre prove in minor tempo.
La squadra vincitrice del torneo rionale è qualificata di diritto al torneo regionale.
Fotografie © Maristella Campolunghi