Fotografo e intellettuale
Pasquale De Antonis nasce a Teramo, in Abruzzo, nel 1908.
Fotografo autodidatta e ai primi anni 30 lavora nello studio a Bologna per poi espone alla Prima Biennale Internazionale d’Arte Fotografica a Roma.
Nel 1934 apre il suo studio a Pescara e poco dopo, interessato alle tematiche sociali, intraprende una ricerca sulla vita rurale in Abruzzo. Questi reportages gli aprono le porte del neonato Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, che frequenta per un biennio.
Nel ’39 si trasferisce a Roma, in Piazza di Spagna, nello studio che rilevò dalla famiglia Bragaglia. Pasquale è intraprendente, estroso, volitivo ed esprimere tutta la sua creatività ed ha immediato successo.
Lavora sulla scena dei set cinematografici con Visconti, Germi, Lattuada, Antonioni; nel teatro collabora con Strehler, Zeffirelli, Squarzina, Gassman, Tofano; nella moda illustra gli articoli di Irene Brin; nel mondo dell’arte ritrae artisti come Balla, Campigli, Donghi, Maccari, Clerici, Guttuso, Consagra, Turcato e collabora con scrittori come Flaiano, che gli dedicò un episodio in uno dei suoi racconti di vita romana e disegnò per lui il logo dello studio d’arte De Antonis.
De Antonis è anche un attento documentarista delle feste e tradizioni popolari italiane che ha seguito in stretta collaborazione con il Museo di Roma. Alcune feste fotografate dall’artista ancora oggi continuano a svolgersi ; tutte le altre sono raccolte nell’archivio custodito dal figlio Riccardo De Antonis che, fin dall’adolescenza, lo ha accompagnato nel suo lavoro e che in seguito si è occupato anche di fotografia di teatro d’avanguardia, documentando i più importanti spettacoli dagli anni settanta in poi.
Le immagini in questo articolo sono di alcune feste da lui documentate nel catalogo “Feste in Abruzzo degli anni Trenta”(Edizioni Quasar, Roma) per la mostra allestita dal Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari(Roma, 28 marzo-29 aprile 1984).
Festa delle Verginelle di Rapino. Si svolge l'8 maggio e consiste in una processione in onore della Madonna di Carpineto, protagonista di una miracolosa apparizionee dedicataria dell'omonimo santuario. Essa veniva invocata per procurare la pioggia primaverile benefica ai campi e propiziatrice del buon raccolto. Il ruolo principale nella processione è svolto da bambine che rappresentano le Verginelle e dai bambini nel ruolo degli Angeli, addobbati ciascuno con oggetti d’oro e ghirlande di fiori tra i capelli.
Il voto, Santuario di San Gabriele. Il culto di San Gabriele, vissuto nel convento presso Isola del Gran Sasso d'Italia, dal 1859 al 1862, si diffuse subito dopo la sua morte. Nel 1959 San Gabriele fu proclamato Patrono d’Abruzzo.
La pratica votiva, fino a qualche decennio fa, era quella di strisciare la lingua sul pavimento della chiesa.
Sacra rappresentazione del lupo. Si svolge la prima domenica di maggio ed è dedicata a San Domenico, monaco benedettino dell'XI secolo. Il culto è ancora oggi diffuso sia nel frosinonese (Sora) che in alcuni paesi dell’Abruzzo (Cocullo, Pretoro, Villamagna, Palombaro).
Il Santo, che è anche venerato per le sue doti taumaturgiche, è rappresentato come trionfatore sui serpenti o sul lupo, simboli entrambi delle forze malvagie. Nel racconto il miracolo avviene quando il Santo riesce a restituire il neonato, sottratto da un lupo, ai propri genitori.
Queste sono solo alcune delle cerimonie immortalate. Resta il fatto che, sia nel ritratto che nelle feste popolari, nel cinema, nella moda, e anche nel teatro, Pasquale De Antonis esprime la sua creativa passione per la vita. Le sue immagini per chi non lo ha conosciuto personalmente, i suoi racconti di vissuto tra gli artisti per chi lo frequentava, ce lo faranno apprezzare e ricordare per sempre.
Teresa Bianchi